Tuesday, April 17, 2007

時間割 2007  

(火)
10:40-12:10 授業 神秘思想
14:40-16:10 授業 宗教文化
18:00-19:30  北野カトリック研究講座

(水)
9:00-10:30 授業  ラテン語 I

(木)

(金)
10:40-12:10授業  ラテン語 III
13:00-14:30授業  比較宗教

Friday, April 13, 2007

四月は残酷な月だ  Aprile mese crudele

四月は残酷きわまる月だ
リラの花を死んだ土から生み出し
追憶に欲情をかきまぜたり
春の雨で鈍重な草根をふるい起こすのだ。

荒地/T・Sエリオット

APRIL is the cruellest month, breeding
Lilacs out of the dead land, mixing
Memory and desire, stirring
Dull roots with spring rain.

T.S. Eliot (1888–1965). The Waste Land. 1922.

Aprile è il più crudele dei mesi, genera
Lillà da terra morta, confondendo
Memoria e desiderio, risvegliando
Le radici sopite con la pioggia della primavera.

(da “La terra desolata” - Thomas Stern Eliot)

Friday, April 06, 2007

L'universo come Dio

10. Wer in pantheistischer Verschwommenheit Gott mit dem WeltalI gleich setzt, Gott in der Welt verweltlicht und die Welt in Gott vergöttlicht, gehört nicht zu den Gottgläubigen.

Whoever identifies, by pantheistic confusion, God and the universe, by either lowering God to the dimensions of the world, or raising the world to the dimensions of God, is not a believer in God.

15. Nur oberflächliche Geister können der Irrlehre verfallen, von einem nationalen Gott, von einer nationalen Religion zu sprechen, können den Wahnversuch unternehmen, Gott, den Schöpfer aller Welt, den König und Gesetzgeber aller Völker, vor dessen Größe die Nationen klein sind wie Tropfen am Wassereimer[6], in die Grenze eines einzelnen Volkes, in die blutmäßige Enge einer einzelnen Rasse einkerkern zu wollen.

11. None but superficial minds could stumble into concepts of a national God, of a national religion; or attempt to lock within the frontiers of a single people, within the narrow limits of a single race, God, the Creator of the universe, King and Legislator of all nations before whose immensity they are "as a drop of a bucket" (Isaiah xI, 15).

Pio XI, Mit brennender Sorge, 1936.

Thursday, April 05, 2007

Buona Pasqua

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☆♪★♪☆♪★♪☆♪★    ご┃復┃活┃0┃7┃    ♪★♪☆♪★♪
☆♪★♪            おめでとうございます!
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♪★♪☆♪★♪☆     B┃U┃O┃N┃A┃ ┃ ┃      ♪★♪☆
♪★♪☆                PASQUA 07
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Regina caeli laetare           レジナ・チェリ・レターレ  
                
Regina caeli laetare, alleluia:     天の元后よ、よろこびたまえ、アレルヤ。
Quia quem meruisti portare, alleluia: そは、御身が抱くを得し御者は、アレルヤ。
Resurrexit, sicut dixit, alleluia   のたまえるごとく、よみがえり給う、アレルヤ。
Ora pro nobis Deum, alleluia.      われらのために、神に祈りたまえ、アレルヤ。
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■□■□ アンドレア・ボナツィ神父

Sunday, April 01, 2007

Missionario e conversione

I missionari si trovano "tra due fuochi". da un lato ci sono molti che ritengono sia compito principale se non esclusivo quello di convertire. Ogni altra attivita' (sociale, caritativa, culturale) puo' essere buona e anche necessaria; ma se il missionario non ha ben chiaro in se' l'obiettivo di arrivare a convertire e battezzare qualcuno, la sua presenza e il suo lavoro sono ingiutificati (...). Dall'altra parte vi e' un gran numero di cristiani che si chiede che senso abbia andare a convertire "gli altri". Si teme che il cambiamento di religione porti allo sradicamento culturale, e che non abbia senso "disturbare" quelli che vivono tranquilli nelle loro religioni, quali che siano. Del resto se noi accogliamo con fastidio i "venditori ambulanti" di religione perche' dovremmo spedire missionari a fare la stessa cosa fra musulmani e indu'?
Che facciamo quindi noi missionari in mezzo a seguaci di fedi che appagano, che hanno una morale esigente, che insegnano a pregare e amare il prossimo? (...) Bisogna rinunciare all'annuncio e alla conversione? Oppure dobbiamo entrare in competizione e dimostrare che "la mia religione e' migliore e piu' vera della tua"?
No, il missionario, e ogni cristiano, devono invitare alla conversione. Rinunciare a questo sarebbe svigorire la nostra fede. D'altra parte entrare in competizione con gli altri mi sembrerebbe ridurre l'annuncio a una caricatura. piuttosto dobbiamo scoprire il senso vero della conversione, metterci con pazienza sulle strade che Gesu' ha percorso annunciando il Vangelo.La nostra proposta di conversione non dovra' allora essere la proposta di una verita' astratta; ne' lo sforzo di far entrare o rientrare ad ogni costo qualcuno nel nostro gruppo religioso. Sara' piuttosto il richiamo a un "cambiamento del cuore" che e' possibile e doveroso per tutti, anche se non c'e' il cambiamento della religione (...)Per poter proporre a un altro una vera conversione in certe circostanze bisogna che la mia conversione, paradossalmente, consista in questo: nel liberarmi dal desiderio di fargli cambiare religione. Quando saro' sincero nel dirgli "non temere, non voglio distruggere la tua religione", allora potro' aiutarlo a convertire il cuore. Cosi facendo, rinuncio all'annuncio esplicito o cado nell'indifferenza? No. Piuttosto cerco un annuncio significativo. L'invito a una conversione va sempre fatto, ma prima di tutto deve essere un invito alla conversione del cuore, verso Dio (...) saranno le circostanze e la guida dello spirito a farci capire quale strada percorrere, ma non dovrebbe mai trattarsi di una scelta a priori, ideologica, del tipo: io non converto ne' battezzo messuno; oppure: o conversioni e battesimi o niente.

P. Franco Cagnasso da Mondo e Missione marzo 2007 cf. Mondo e Missione Gennaio 1983