Thursday, July 25, 2013

La prima ecclesiologia passabile in giapponese: a 50 anni dal Concilio

現代カトリック思想叢書 26
今に生きる教会
カトリックの教会論

著訳者など: メダルド・ケール 中野正勝/訳 聖アントニオ神学院/企画・編集
出版社: サンパウロ
価格:4,515円(税込)
判型:A5/ 676 頁
ISBN: 978-4-8056-0477-9
発売年月:2013年7月2日

Die Kirche. Eine katholische Ekklesiologie. [Paperback]

Medard Kehl 

Saturday, July 20, 2013

P. Griere ha concluso citando Agostino per il quale ci si dovrebbe sforzare di essere "amati più che temuti", dal momento che, come molto più tardi avrebbe detto Macchiavelli: "e' molto più sicuro essere temuti che amati".

P. Griere ha concluso citando Agostino per il quale ci si dovrebbe sforzare di essere "amati più che temuti", dal momento che, come molto più tardi avrebbe detto Macchiavelli: "e' molto più sicuro essere temuti che amati".

P. Benoit Griere, agostiniano, intervenuto all'assemblea dei sup. Generali sull' autorità .

Testimoni. 7 luglio 2013, p. 9.



iPadから送信

Wednesday, July 17, 2013

La formazione è il futuro della vita consacrata

La formazione è il futuro della vita consacrata

Intervento dell'arcivescovo José Rodríguez Carballo

L'OSSERVATORE ROMANO mercoledì 17 luglio 2013

La formazione è il presente e il futuro della vita consacrata, perché senza di essa la ripetizione, la routine, la mediocrità e la stanchezza rischiano di soffocarla. Lo ha detto l'arcivescovo José Rodrí- guez Carballo, segretario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, durante la cerimonia di chiusura dello Studium del dicastero.
Senza formazione, ha aggiunto, «non c'è fedel- tà creativa, come ci chiede la Chiesa, e non c'è si- gnificatività evangelica della nostra vita e missio- ne». A questo proposito, il presule ha sottolinea- to come la formazione permanente sia «l'humus della formazione iniziale» e senza l'una non è possibile l'altra. D'altronde, la formazione ha co- me obiettivo quello di trasformare in Cristo, at- traverso un «processo continuo di crescita e di conversione, che impegna tutta la vita della per-
sona, chiamata a sviluppare la sua dimensione umana, cristiana e carismatica». Per realizzare i suoi scopi, l'azione formativa deve essere, quindi, «unitaria, coerente e graduale, e, allo stesso tem- po, deve essere integrale, cioè deve tener conto della persona nella sua totalità, in modo tale da sviluppare in modo armonico le sue doti fisiche, psichiche, morali e intellettuali, inserendosi atti- vamente nella vita sociale e comunitaria».
Oltre a ciò, ha aggiunto l'arcivescovo, la for- mazione deve tener presente la vita e le doti di ciascuna persona, favorendo in ogni momento «l'esperienza concreta dello stile e dei valori del proprio carisma». Deve essere anche pratica, cioè «deve tendere a vivere quello che si impara» ed essere «aperta alle nuove forme di vita e di servi- zio, attenta alle chiamate del mondo e della
Chiesa e infine considerare lo studio come uno dei suoi componenti essenziali».
A proposito dello studio, il presule ha elencato alcune caratteristiche che deve avere. A comincia- re dal considerarlo come «un bene da condivide- re con gli altri» e «un servizio» e non come un «privilegio». Esso, inoltre, deve essere «manife- stazione del desiderio di conoscere sempre più profondamente Dio». In questo senso, esso non si riduce a imparare la scienza e la dottrina, ma soprattutto, «guarda a raggiungere la sapienza dello spirito e a lasciarsi possedere dalla Verità e dal Bene». Lo studio, poi, si deve porre «al ser- vizio dell'evangelizzazione, del dialogo con la cultura» e deve portare «a entrare in dialogo con gli altri», ad «alimentare il dialogo necessario tra la conoscenza e la devozione, tra la ricerca e la contemplazione, tra scienza e carità».


iPadから送信

Sunday, July 14, 2013

Saturday, July 06, 2013

Nel 2017, quando i cristiani luterani celebreranno l'anniversario dell'inizio della Riforma, non per questo festeggiano la divisione della Chiesa d'Occidente. Nessuno che sia teologicamente responsabile potrebbe celebrare la separazione reciproca tra cristiani.

Nel 2017, quando i cristiani luterani celebreranno l'anniversario dell'inizio della Riforma, non per questo festeggiano la divisione della Chiesa d'Occidente. Nessuno che sia teologicamente responsabile potrebbe celebrare la separazione reciproca tra cristiani.

(Dal conflitto alla comunione, 224)

「ルーテル教会が17年に『宗教改革』開始500年を祝う際に、同教会は西方教会の分裂を記念するのではない。神学上の責任を帯びた者なら誰しも、キリスト者の互いの分裂を祝えるはずがない。」

共同文書 『争いから交わりへ』 224


iPadから送信

Tuesday, July 02, 2013

Lonergan on authority

Lonergan defines authority as legitimate power and insists that legitimacy is
conferred by authenticity. Without authenticity, there may be power but the power
is not legitimate, and so there is no authority. In a similar vein, in the paper
"Religious Knowledge,"18 he asks about the source of genuine religious

much thinking
about authority reflects mythic consciousness.

Girard is the more complete thinker when it comes to the
constitution of mythic consciousness. If much contemporary thinking about authority is
still a matter of mythic consciousness, perhaps Girard even more than Lonergan has
alerted us to the danger that lies therein. For the danger is not simply in the order of
cognition. Mythic consciousness for Girard provides cover stories for human violence.


17 Bernard Lonergan, "Dialectic of Authority," in A Third Collection, ed. Frederick E. Crowe
(Mahwah, N.J.: Paulist Press, 1985; London: Chapman, 1985),5-12.

18Bernard Lonergan, "Religious Knowledge," in A Third Collection, ed. Frederick E. Crowe
(Mahwah, N.J.: Paulist Press, 1985; London: Chapman, 1985), 129-45.

Doran, Ignatian Themes in the Thought of Lonergan, Lonergan Workshop
19/2006   ,2006.