Monday, December 22, 2008

うわさが真実と矛盾している場合、「人はうわさを基に意思決定を行う」との研究

Gossip as an alternative for direct observation in games of indirect reciprocityRalf D. Sommerfeld*,†, Hans-Jürgen Krambeck*, Dirk Semmann‡, and Manfred Milinski*

*Department of Evolutionary Ecology, Max-Planck-Institute for Evolutionary Biology, 24306 Plön, Germany; and ‡Faculty of Mathematics, University of Vienna, A-1090 Vienna, Austria Edited by Vernon L. Smith, George Mason University, Fairfax, VA, and approved August 21, 2007 (received for review May 16, 2007)

Abstract

Communication about social topics is abundant in human societies, and many functions have been attributed to such gossiping. One of these proposed functions is the management of reputations. Reputation by itself has been shown to have a strong influence on cooperation dynamics in games of indirect reciprocity, and this notion helps to explain the observed high level of cooperation in humans. Here we designed a game to test a widespread assumption that gossip functions as a vector for the transmission of social information. This empirical study (with 14 groups of nine students each) focuses on the composition of gossip, information transfer by gossip, and the behavior based on gossip information. We show that gossip has a strong influence on the resulting behavior even when participants have access to the original information (i.e., direct observation) as well as gossip about the same information. Thus, it is evident that gossip has a strong manipulative potential. Furthermore, gossip about cooperative individuals is more positive than gossip about uncooperative individuals, gossip comments transmit social information successfully, and cooperation levels are higher when people encounter positive compared with negative gossip.

うわさが真実と矛盾している場合、「人はうわさを基に意思決定を行う」との研究 結果が、15日発行の米科学アカデミー紀要(Proceedings of the National Academy of Sciences、PNAS)に発表された。
 研究を行ったのは、マックスプランク進化生物学研究所(Max-Planck Institute for Evolutionary Biology)の生物学者、ラルフ・ゾンマーフェルト(Ralf Sommerfeld)氏 率いる研究チーム。同チームは、ある人の評判に関するうわさが、その人に対する 態度にどのように影響するかを調査した。  調査の一環として、研究チームはある実験を行った。実験では、126人の大学生に それぞれ10ユーロ(約1700円)を与える。コンピューターゲームを用いて、各学生は ほかのメンバーに対し、決められた額(1.25ユーロ、約210円)の寄付金を渡すか 渡さないかと選ぶ。  次のラウンドでは各学生に対し、前ラウンドでの相手の行動、特に寄付の有無を 示したメモが渡される。相手が前ラウンドで寄付したとのメモを受け取った学生は、 自らも寄付する傾向にあったという。  さらに別の実験が行われた。学生に直近のラウンドでの相手の行動を示す リストを渡すと同時に、そのリストに書かれた事実に反するうわさを流した。 すると驚いたことに、学生は確固たる事実であるリストではなく、うわさに 導かれて意思決定を行う傾向が見られた。
 「人はうわさに左右されやすい。自分の目で見たものと反していても、うわさの ほうを信じる」とゾンマーフェルト氏は語る。うわさは有益な情報収集手段として 発展してきた経緯があるため、人はうわさにある程度の信用を置くというのだ。  実験結果から、ゾンマーフェルト氏は「人がうわさなどの口コミ情報を基に意思 決定を行ってきたことがわかる」とし、「特に他人について、直接的な情報よりも 間接的な情報が多く得られるような環境では、そうした意思決定プロセスが 多く見られるはずだ」と指摘している。  その場合、人はさまざまな情報源から得られるうわさを、間接的な情報として できるだけ多く収集しようとする。「そうすることで、他人について収集できる わずかばかりの直接的な情報から導かれる人物像よりも、いっそう鮮明な 人物像を描けるようになる」と研究チームはまとめている。
ソース AFP http://www.afpbb.com/article/environment-science-it/science-technology/2298836/2248510

E' piu' facile credere a una bugia che alla verita'

Pettegole sono le lingue dalla notte dei tempi, che si sparli dei compagni della tribù o si chiacchieri sulla star del momento: il gossip è parte di noi e, forse, è uno dei motoriche hanno hanno fatto evolvere il cervello. Se i maschi hanno sempre potuto contare sui muscoli, le femmine hanno risposto con i primi gruppi sociali, basati sulla cooperazionee, soprattutto, su forme di comunicazione molto intense. Il linguaggio - sostiene Nicole Hess della University of California at Santa Barbara - è nato come forma di difesa intelligente contro la forza bruta, come il gossip, appunto: è stata l’arma per creare o distruggere lo status degli individui, forgiando forme di potere continuamente variabili. È un principio che non abbiamo più dimenticato. «Sono coinvolti due aspetti chiave della psiche - sottolinea Massimo Di Giannantonio, psicologo dell’Università “D’Annunzio”di Chieti -: autostima e narcisismo. Dire male dell’altro non è che un modo indiretto per dire bene di sé». Ed è per questo che l’oggetto preferito del gossip sono i coetanei dello stesso sesso, come dimostrano gli studi di Jerome Barkow della Dalhousie Universityin Canada. L’ha spiegato sul Journal ofApplied Social Psychology: dopo aver fornito a un campione di individui notizie su una seriedi persone a loro sconosciute, ha fatto una serie di domande trabocchetto. È emerso che adoriamo spettegolare su individui simili a noi e che gli argomenti preferiti sono quelli più utili alla nostra ascesa sociale. In realtà, però, non è solo una questione didebolezza o mediocrità. Secondo l’analisi presentata su Personal Relationships da JenniferBosson dell’Università di Tampa, Florida, malignare aiuta a stringere rapporti congli sconosciuti e rinsalda quelli con gli amici. L’ha scoperto mostrando a un gruppo di persone molto eterogenee alcuni video di conversazioni a due: gli estranei solidarizzano più facilmente quando si tratta di dare un giudizio negativo sui protagonisti dei film. Ed ecco che, così, si torna all’alba del genere umano: il gossip - sostiene Roy Baumeister del dipartimento di psicologia della FloridaState University - aiuta a tracciare i confini tra chi fa parte di un clan e gli outsiders e acomprendere le regole di convivenza. Se molte teorie confermano che il pettegolezzo è donna, in realtà - aggiunge Di Giannantonio- l’evoluzione ha condotto a un «pareggio». Lei e lui lo praticano in uguale misura, sebbene su argomenti diversi: le donne si concentrano su sesso, corpo e abbigliamento, gli uomini prediligono denaro e lavoro. Di certo, a scatenare l’attenzione nel villaggio globale del XXI secolo sono sempre più le celebrità, da quelle televisive di piccolo calibro, fino ai divi veri, da Hollywood al business e ai super-ricchi. Uno studio di EtaMeta Research, realizzato da psicologi e psicopedagogisti, rivela che tv e new media non possono farne meno: ogni 11 minuti va in onda un pettegolezzo, ogni 15 un presunto scoop amoroso, ogni 23 uno “scandalo” su un personaggio pubblico. I famosi, così, fanno scattare un meccanismo complesso: se ne parla tanto per un profondo desiderio di identificarsi in loro e, dato che il sogno è destinato a restare irrealizzabile, si finisce per parlarne male. [...]Il pettegolezzo, quindi, non solo è un’arma,ma è potentissima: spesso ha più presa della realtà dei fatti. Lo dimostra un test sulla rivista Pnas di Ralf Sommerfeld del Max PlanckInstitute di Plon, in Germania. Messe in condizionedi formarsi una propria opinione su un certo individuo, le sue cavie hanno dimostratodi credere più volentieri alle maldicenze che ai loro stessi occhi. Se così è, il gossip dovrebbe anche spaventarci. E invece no.Tra Facebook, YouTube, reality show e carta stampata, non sembriamo avere paura dimetterci in mostra e rischiare di trasformarci nell’oggetto della chiacchiera universale. Perduti i valori condivisi, stiamo regredendo alla condizione primitiva: le società impersonali e ier-tecnologiche sembrano fatte apposta per il gossip. Come se vivessimo ancora ai bordi di una caverna.

Paola Mariano, Ilfoglio 22 dic 2008

Wednesday, December 17, 2008

Natura, cultura e creaturalita'

Il dualismo di natura e cultura viene interpretato secondo due modalita' sbagliate: cultura contro natura, o cultura secondo natura. Nella prima modalita' la cultura e'una mega-macchina, come dice Serge Latouche, di dominio e di distruzione; nella seconda modalita' invece, l’uomo si consegna a un presunto ordine naturale che e' al di sotto della liberta' della responsabiュlita' e della sua creativita'. Siamo la coscienza, la voce, i custodi del mondo naturale, non i suoi imitatori o i suoi sudditi.

La visione dell’essere umano come creatura risale al di qua della differenza tra credenti e non credenti, riguarda cio' che e' gia' sempre comune a tutti. Non obbliga a presupporre la dimensione sovrannaturale. La creaturalita' umana, che chiunque puo' riconoscere, non e'una terza dimensione oltre natura e cultura, e' la vocazione di entrambe. Il suo nucleo sta nel fatto che, come tutti i viventi, riceviamo l’esistenza in dono, non la decidiamo ne' la fabbrichiamo. Tale dono, sulla cui provenienza ognuno sviluppera la sua idea o la sua fede, affida proprio a noi la responsabilita' di imparare a vivere in modo creativo. Creativo significa non distruttivo. Dobbiamo rinunciare a usare mezzi mortiferi nella vita interiore e interpersonale, nella politica e nel rapporto con la natura. Gli effetti benefici di questo risveglio sono fondamentali. Intanto perche' solo scoprendo l’essere creatura come condizione radicale comune impareremo a superare quello che ci divide. E poi perche' solo chi assume la propria creaturalita' diventa fino in fondo persona: un soggetto libero, capace di esistere con amore e con speranza, cosi' da rinnovare il volto della terra.

Monday, December 15, 2008

Auguri di Natale 2008

Glória in excélsis Deo et in terra pax homínibus bonae voluntatis

              

“GLORIA A DIO NELL’ALTO DEI CIELI e PACE agli UOMINI…”
“La pace tra gli uomini nasce dalla Gloria che essi danno a Dio; la Gloria di Dio e’ la sola vera pace degli uomini. Nella notte di Natale, mettendoci in ginocchio davanti a Dio fattosi uomo tra gli uomini, compiamo l’atto piu’ diretto, piu’ costruttivo, piu’ creativo della fraternita’ umana” (L. SUENENS) BUON NATALE

"Glory to God in the highest, and peace on earth to people ...!"

"Peace among people is born from the Glory that they give to God; the Glory of God is the only true peace for people. On Christmas Night when we genuflect before God become man among men, we perform the more direct, constructive, creative act towards human brotherhood" (L. SUENENS) MERRY CHRISTMAS

天のいと高きところには神に栄光、地には善意の人に平和あれ。

「人々の間の平和は、神さまにささげられる栄光から生まれる。神の栄光は人々にとって唯一の真の平和である。クリスマスの夜、私たちは人間となった神の前で跪くとき、私たちは兄弟愛へ向けての最も直接な、最も建設的な、最も創造的な行為を行っている。」(L. SUENENS) 御降誕おめでとうございます

Wednesday, December 10, 2008

Scienza e metafisica

Un primo grande problema è quello del rapporto tra fisica e metafisica, ovvero: le formulazioni della fisica, espresse come relazioni matematiche, sono ‘pure’ (riferite esclusivamente all’esperienza) o risentono di costruzioni metafisiche più o meno ‘invadenti’ dalle quali non possono prescindere? La risposta a questa sola domanda richiederebbe uno spazio ben più ampio di quello di una recensione; si può tuttavia considerare una sintesi efficace (anche se non universalmente condivisa, né definitiva – la parola ‘definitivo’ è bandita dal vocabolario della scienza come da quello della filosofia) l’opinione di Einstein al riguardo: “la vera difficoltà sta nel fatto che la fisica è un tipo di metafisica; la fisica descrive ‘la realtà’. Ma noi non sappiamo cosa sia ‘la realtà’, se non attraverso la descrizione fisica che ne diamo” (Lettera di Einstein a Schrödinger del 1935, citata in V. Allori, M. Dorato, F. Laudisa, N. Zanghì, La natura delle cose. Introduzione ai fondamenti e alla filosofia della fisica, Carocci, Roma 2006, p. 13). Per Robert Millikan, premio Nobel nel 1923, “la scienza [...] cammina su due piedi: la teoria e l’esperimento. A volte è un piede ad andare avanti per primo, a volte l’altro; ma un progresso continuativo si ottiene soltanto tramite l’uso di entrambi” (citato in R. Oerter, La teoria del quasi-tutto. Il modello standard, il trionfo non celebrato della fisica moderna, Codice, Torino 2006, p. 138). Ancora per Einstein, non esiste alcuna osservazione senza una teoria che la guidi: “è la teoria che decide cosa dobbiamo osservare” (W. Heisenberg, Fisica e oltre. Incontri con i protagonisti 1920-1965, Bollati Boringhieri, Torino 1984, p. 73). La cosiddetta ‘osservazione’ “è una questione complicata e carica di teoria” (J. Bell, Speakable and unspeakable in quantum mechanics, University of Cambridge, Cambridge 20042, p. 215). E via discorrendo.

Faraone, Dario, Scienza e metafisica. L’impossibile equazione.Roma, Armando, 2008, pp. 80, € 8,00, ISBN 9788860813299.
Recensione di Paolo Calabrò - 16/9/2008

Carita’intelletuale

Antonio Rosmini e in primo luogo un esempio di “carita intellettuale, un’espressione da lui stesso coniata, per troppo tempo dimenticata e rivalutata solo negli ultimi dieci anni”.

Cfr. Opere di misericoridia spirituali