Friday, December 28, 2007

いのちの大切さ

いのちが一番大切だと思っていたころ
生きるのが苦しかった
いのちより大切なものがあると知った日
生きているのが嬉しかった

(星野富弘、『鈴の鳴る道〈花の詩画集〉』)

Monday, December 24, 2007

Filosofia: domanda di mercato

SERGIO GIVONE
Nell’era del tutto e subito la filosofia affascina ancora

Come molti dei colleghi che insegnano discipline un po’ particolari, discipline non immediatamente spendibili sul mercato del lavoro (nel mio caso, filosofia), mi chiedo che cosa abbia spinto i nostri studenti a fare la scelta che hanno fatto. Confesso di non saper rispondere. E se giro la domanda ai diretti interessati, ottengo risposte incerte, dubbiose, vaghe. Viene naturale fare un confronto fra padri e figli, fra questa generazione e la generazione precedente, quella di chi si è iscritto a Filosofia fra gli anni Sessanta e Settanta. Allora il mondo inquietava e seduceva: appariva carico di mistero ma anche di promesse per chi disponesse di una chiave in grado di aprire qualcuna delle sue molte porte. La storia in particolare sembrava governata da leggi nascoste ma grandiose: scoprirle, voleva dire (lasciamo stare se a torto o a ragione) aver trovato la strada. Ma per l’appunto bisognava possedere la chiave. La filosofia era quella chiave. Come stanno adesso le cose? Tutto è cambiato. Che cosa sia il mondo, quale il senso dell’avventura umana, non importa più di tanto.
Piuttosto, oggi nel mondo si cercano occasioni da cogliere a volo. Vale il modello dei viaggi last minute o dei pacchetti turistici all inclusive. Che è il modello dell’offerta pubblicitaria. Si tratta non tanto di capire che cosa uno voglia o tanto meno di capire e basta, capire per il piacere di capire. Ma semmai di trovare corrispondenza fra l’offerta e i propri desideri e le proprie aspettative. Che poi desideri e aspettative siano a loro volta parte dell’offerta, in quanto indotti dalle strategie di vendita, beh, su questo aspetto del problema si tende a sorvolare. Guarda caso, è il problema che negli anni della filosofia come critica della società e della cultura era al centro della discussione. Per la filosofia si fa dura. Gli spazi della ricerca filosofica si restringono.
Dove trovare la passione e l’entusiasmo per accingersi a una professione (sì, professione, poiché è di questo che stiamo parlando, e cioè del lavoro intellettuale come professione) che va in controtendenza rispetto al mondo in cui viviamo? Eppure la filosofia non è affatto in crisi. I giovani continuano a iscriversi alle nostre facoltà. Chi ci dice che non vedano più a fondo di noi?
C’è da credere che i loro occhi non siano affetti né da miopia né da presbitismo. La miopia di chi non vede che il presente. Il presbitismo di chi vede solo il passato.
Sergio Givone

Avvenire 23/12/07

Tuesday, December 18, 2007

Reputation

as Mark Twain once mused, give a man a reputation as an early riser and he can sleep until noon.

Friday, December 14, 2007

Valori e Beni

«Mi disturba il fatto di parlare di valori che si sta facendo da alcuni anni in ambito cattolico.
Propongo allora una specie di esercizio: sostituire al termine 'valore' il termine 'beni', al plurale.
Il valore esiste nella misura in cui lo attribuiamo ad una determinata cosa, dunque è soggettivo.
Nietzsche, in Così parlò Zaratustra,
analizza questo problema e dice che l’atto con cui diamo importanza alla cosa ha più importanza della cosa che acquista valore grazie all’atto. A questo i cattolici devono stare attenti. I beni invece sono oggettivi, concreti, rispondono a dei bisogni e sono condivisibili. Nel cristianesimo non c’è nulla che sia buono solo per i cristiani».


Brague, Avvenire, 13/12/2007

Tuesday, December 11, 2007

Politica e meteorologia

La politica dipende
dagli uomini di stato
pressappoco come il tempo
dipende dagli astronomi.
(Remy de Gourmont)