Friday, September 21, 2012

Una Persona e due Nature in Cristo.




Una Persona e due Nature in Cristo. (Una Natura e tre Persone in Dio)

ll concetto di Persona e' diverso nella scolastica e nei moderni.



Quindi in Cristo ci sono due coscienze (Una sola nelle tre Persone Trinitarie, con differenze di modo)


"Se si sostiene che in Dio ci sono tante coscienze quante sono le persone, come sembra naturale, il rischio e' che si sia indotti a concludere o che ci sono tre coscienze e tre dei, oppure una sola coscienza e una sola Persona; in altre parole, si corre il rischio di cadere nelle eresie del triteismo o del sabellianesimo. Allo stesso modo, in cristologia si potrebbe finire con l'essere o monofisita o nestoriano, a seconda che si attribuisca a Cristo una coscienza oppure due persone. Lonergan risolve entrambi i problemi distinguendo tra la coscienza e il soggetto che e' conscio.
Di conseguenza, le tre Persone della Trinita' sarebbero tre soggetti di una singola coscienza; Cristo, un singolo soggetto di una duplice coscienza: divina e umana. (...)La coscienza divina e' una sola. Infatti, e' necassario che la coscienza sia una laddove un unico Verbo e' pronunciato una volta sola ed eternamente da un atto di capire infinito, e laddove un unico atto di Amore e' manifestato una sola volta ed eternamente da quel capire e dal suo Verbo. Tuttavia, per quanto questa coscienza divina sia una sola, ciascuna delle Persone divine la possiede in un modo peculiare.   consciamente,  consciamente ed  consciamente, nei sensi determinati grazie all'analogia psicologica, sono distinti uno dall'altro. " (Meynell, Bernard Lonergan, San Paolo, p. 187-189; De Deo Trino II, 160, 191).

"E' degno di nota che le processioni, dalle quali derivano le relazioni che sono costitutive delle Persone divine, sono analoghe alla realta' piu' alta della coscienza umana. Infatti, nella coscienza umana nulla v'e' di piu' intimo, nulla di piu' eccellente del fatto di essere intellettualmente necessitati ad assentire a cio' che e' vero e di essere moralmente obbligati ad abbracciare cio' che e' buono. In realta', la coscienza intellettuale dell'uomo e' solo un immagine imperfetta di quelle emanazioni [processioni, perichoresi] intellettuali per le quali il Figlio e' generato dal Padre e lo Spirito Santo e' spirato o procede da entrambi. In noi ci sono molti atti di comprendere, ma pochi di essi sono adeguati; ci sono molte  di concezione e di giudizio, ma certo non tutte sono appropriate e oneste. Dio, invece, e' un unico, perfetto e infinito atto di comprendere, che forma un'unica e perfetta concezione di se', dalla quale e attraverso la quale egli esprime un unico e perfetto atto d'amore" (Meynell, Bernard Lonergan, San Paolo, p.189; De Deo Trino II, 192-193).

"La soluzione al problema della coscienza di Cristo e' che l'unico e medesimo Verbo di Dio e' conscio di se stesso, o presente a se stesso, nei due modi: umano e divino.
Che cosa si intende per  in questo contesto? (...)Lonergan spiega che il tipo di  richiesto e' quello caratteristico di esseri capaci di coscienza, di    nel senso comune o naturale in quanto contrapposte alle semplici   . (...)
Lonergan suggerisce che vi sono molti esempi comuni da cui possiamo, in certa misura, comprendere che cosa significhi per un singolo individuo avere piu' tipi di coscienza. Nel caso dell'individuo umano non diciamo certo che una e' la persona che dorme, un'altra quella che si sveglia, una terza quella che ha fame e mangia, una quarta quella che indaga e capisce, una quinta quella che prende le decisioni e una sesta quella che agisce in conformita' con queste.(...)Tutti questi esempi chiariscono che c'e' una distinzione, e che deve essere fatta, tra l'individuo IL QUALE e' consciamente presente a se' e il tipo di coscienza CON CUI egli e' cosi' presente (De Verbo Incarnato, 285-286)."

[Per i medioevali] Cristo come uomo aveva una conoscenza immediata di Dio (conoscenza  ) e una conoscenza di ogni altra realta' sia attraverso la mediazione di quella sia direttamente attraverso la conoscenza  . Questa conoscenza   consisteva nella conoscenza di tutte le cose nel loro giusto ordine, secondo il modo proprio della mente umana al termine del suo sviluppo. (...)oltre a questi due tipi di conoscenza, Cristo possedeva una conoscenza  , ottenuta nel modo umano comune (cfr. Sum. Theol., III, qq. 9-12).

[Per Lonergan] Oltre ad avere una conoscenza conseguente alla sua natura divina, Cristo possedeva una vera conoscenza umana; questa era sia inesprimibile [ineffabilis] che esprimibile; la seconda era sia soprannaturale che naturale. Per mezzo della sua conoscenza inesprimibile, che equivale alla conoscenza , Cristo come uomo conosceva Dio immediatamente e conosceva mediatamente tutto cio' che era necessario per la sua missione sulla terra. 
Ma era la sua conoscenza esprimibile, che includeva un tipo di conoscere che era sia naturale che soprannaturale, a rendere la sua vita genuinamente umana e storica. Dire che una parte della conoscenza esprimibile di Cristo era   vuol dire che essa era una conoscenza dei misteri divini inaccessibili alla sola mente umana, misteri la cui comunicazione ad altri esseri umani rende loro possibile un modo di vita  (De Verbo Incaranato, 332, 356).

[Se non si distingue adeguatamente] "si sarebbe indotti, per salvare l'unita' della Persona [di Cristo], ad attribuire a Cristo una coscienza divina e a negargliene una umana, cosa questa che sarebbe la trasposizione dell'eresia monofisita in termini psicologici; o anche a negargli una natura o una coscienza divina, come fanno molti autori moderni. Oppure, per mantenere le due nature o i due tipi di coscienza in Cristo, avremmo l'alternativa di stampo nestoriano di insistere che vi sono due soggetti psicologici in Cristo, uno umano e uno divino.

---------------

キリストにおける二つの本性と一つのペルソナ(神においては一つの本性と三つのペルソナ)
  *スコラ神学におけるペルソナの概念と近代におけるそれとはズレがあることに要注意

キリストには二つの意識がある (三位一体の三つのペルソナには一つの意識と様態の違い)

「もし、一見して当然なこととして、神にはペルソナの数だけ意識があると主張するならば、従って三つの意識があって三つの神がある、または一つの意識で一つのペルソナがある、という結論になりかねない。つまり、これは『三神説』あるいは『サベリウス主義』という異端に陥ることになりかねない。同じように、キリスト論においては、キリストに一つの意識あるいは二つのペルソナを認めることで、『単性説(たんせいせつ、Monophysitism)』あるいは『ネストりウス主義』になってしまう。ロナーガンが意識と意識する主体という区別を設けることによって、両方の問題に解決をつける。
従って、三位一体の三つのペルソナが唯一の意識の三つの主体、ということになるだろう。キリストは二つの意識(人間と神)の唯一の主体になる。(…)神の意識は一つである。実際、無限の理解という行為によって永遠から一回のみ唯一の『ロゴス(みことば)』が発せられ、そしてその理解とそのロゴスから永遠に一回のみ唯一の『愛』が表されるところで、その意識が必然的に唯一でなければならない。ところが、神的意識は唯一であっても、それぞれのペルソナがそれを独特な様態で持っている。事実、意識的に『生む』、意識的に『生まれる』、そして意識的に『発出される』ことは、心理学的類似論によって定められた意味にしたがって、それぞれ区別されるのである」 (Meynell, Bernard Lonergan, San Paolo, p. 187-189; De Deo Trino II, 160, 191).



「神の三つのペルソナ(位格)がそれによって成り立っている諸関係が派生する『諸発出(ギリシャ語で "perichoresis"「相互浸透」環になって踊る愛のダンス・ラテン語で "processio" )』は、人間の最高の意識という現実に類似している。実際、人間の意識には、真なるものに同意する知的必然性、善なるものを選ばなければならない道徳的義務より密接で、より優れたことはない。事実、人間の知的意識は、子が父から生まれ、聖霊が両方から吹かれる(発出される)という、その知的発出の不完全な似姿にすぎない。我々人間には、理解する行為がたくさんあるが、完全なものは少ない。我々には、概念と判断という『内的言葉』がたくさんあるが、すべてが適切で尊敬に値するものでないのが確かである。逆に、神は、唯一で完全な、無限に理解する行為であり、それによって自分自身を唯一で完全なものとして捉え、そこからそれを通して、唯一で完全な愛を表している」(Meynell, Bernard Lonergan, San Paolo, p.189; De Deo Trino II, 192-193).





「キリストの自己意識という問題の解決は次のことにある。つまり、神の唯一同一のロゴスは二つの様態(タイプ)、人間のタイプと神のタイプで自我を意識している、自己を自覚している(英語のbe present at oneself 自己に意識的に居合わせる)。

[広辞苑:自分のあり方をわきまえること。自己自身の置かれている一定の状況を媒介として、そこにおける自己の位置・能力・価値・義務・使命などを知ること。(自覚症状 参照)]

この場合は「自己を自覚する」とは、どういうことか。ロナーガンは説明しているように、この場合必要とされる自覚のタイプは意識を持っている存在者に備わっているような自覚である。つまり、単なる「モノ」とは正反対に、一般的な常識で言われる「人格」である。[自然に行われる区別:「何ですか」と「誰ですか」参照]
ロナーガンは示唆するように、一個人が複数のタイプの意識を持てるということをある程度理解するために、たくさんの実例がある。
同じ一個人に関して、眠るときと目を覚ますときは別人であると言わない。また、空腹を覚えて食べるときは別人とも言わない。探求し理解に至るのも同じ人。決意をするときも同じ人。決意に従って行動を起こすのも同じ人。(…)これらのすべての実例は次のことをしめしている。つまり、自己に意識的に居合わせる個人と、その個人がどのタイプの意識で自己に居合わせるか、個人と意識のタイプという区別をしなければならない。(De Verbo Incarnato, 285-286)


中世神学者にとっては、人間としてのキリストは神に対して直接的な認識(「至福直観(scientia beata」)と、それを媒介にまたは直接に「注ぎ込んだ認識」(scientia infusa) [預言者たちが持っていたような認識]を通してその他のすべての現実の認識を持っていた。「注ぎ込んだ認識」は万物の正しい秩序というような認識であり、それは人間知性が成熟した段階での固有の様態で持たれていた。この二つのタイプのほかキリストは「獲得された認識」(scientia aquisita)を持っていた。それは、一般的に人間が誰でも獲得するような認識である。(神学大全、第三部、9-12問)




No comments: