Wednesday, February 23, 2005

Dal nuovo libro del Papa: Memoria e Identita'

Memoria e identità Il Pontefice riflette sulla tragedia dei totalitarismi di cui è stato testimone nella sua Polonia. E spiega come la lotta contro il bene faccia parte del senso che Cristo ha dato alla storia dell’uomo
Quanto accadde in Polonia dopo l’avvento al potere dei marxisti produsse frutti simili a quelli dei processi verificatisi già in precedenza nell’Europa occidentale a seguito del periodo illuminista. Si parlò, tra l’altro, di «tramonto del realismo tomistico», e si intendeva con ciò anche l’abbandono del cristianesimo come fonte del filosofare. In definitiva, ciò che era messo in questione era la possibilità stessa di raggiungere Dio. Nella logica del cogito, ergo sum, Dio si riduceva ad un contenuto della coscienza umana; non poteva più essere considerato come Colui che spiega fino in fondo il sum umano. Non poteva dunque rimanere come 1’Ens subsistens, l’«Essere autosufficiente», come il Creatore, Colui che dona l’esistenza, e anzi come Colui che dona se stesso nel mistero dell’Incarnazione, della Redenzione e della Grazia. Il Dio della Rivelazione aveva cessato di esistere come «Dio dei filosofi ».
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Documento/2005/02_Febbraio/24/230205_gp2.shtml

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