Per usare una metafora musicale utilizzata da Arthur Peacocke, la 'fuga' della creazione non e' l’esecuzione di uno spartito fisso gia scritto nell’eternita' ma e'un’improvvisazione che si dispiega meravigliosamente al quale partecipano il Creatore e le creature. L’equilibrio raggiunto tra l’orientamento del Creatore e l’indipendenza delle creature e' una questione delicata, non facile da definire. E' una questione teologica ben conosciuta, in quanto e' semplicemente quella della grazia e del libero arbitrio, ma estesa all’intero cosmo.
Il fisico John Polkinghorne su Avvenire 26/11/2008
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