Saturday, July 05, 2014

Rivelazione in prospettiva multiculturale. Conclu

Rivelazione in prospettiva multiculturale. Conclusione

In maniera molto sommaria, diremo soltanto che l'unità relazionale tra razionalità e fede, alla quale S. Tommaso d'Aquino aveva dato una forma sistematica, è stata progressivamente sempre più lacerata attraverso le grandi tappe del pensiero moderno, da Cartesio a Vico a Kant, mentre la nuova sintesi tra ragione e fede tentata da Hegel non restituisce realmente alla fede la sua dignità razionale, ma tende piuttosto a convertirla completamente in ragione, eliminandola come fede.
Nishida ha tentato una sintesi tra Hegel e pensiero buddista. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Come ha acutamente segnalato Von Balthasar: "visioni del mondo pre-cristiane e coscientemente post-cristiane possono essere strutturalmente simili, ma nella loro più profonda intenzionalità rimangono essenzialmente differenti, perché oggi il lievito del Cristianesimo è penetrato in tutta l'umanità. Per questa ragione, nel villaggio globale di oggi, è diventato molto difficile trovare qualcosa che sia semplicemente "pre-cristiano", perfino in visioni del mondo (in Asia per esempio) che apparentemente sono rimaste le stesse da tempi pre-cristiani. Molto spesso esse hanno assorbito elementi di Cristianesimo (o almeno biblici) per mostrare che non hanno bisogno del Cristianesimo per mantenere la loro pretesa di totalità" (H.U. Von Balthasar, Epilogue, Ignatius Press, San Francisco, 2004, p. 18, mia traduzione).
Il concetto chiave a cui oggi si ricorre è quello di incontro delle culture, o "interculturalità", differente sia dall'inculturazione, che sembra presupporre una fede culturalmente spoglia che si traspone in diverse culture religiosamente indifferenti, sia dalla multiculturalità, come semplice coesistenza – auspicabilmente pacifica – di culture tra loro diverse.

L'interculturalità "appartiene alla forma originaria del cristianesimo" e implica sia un atteggiamento positivo verso le altre culture, e verso le religioni che ne costituiscono l'anima, sia quell'opera di purificazione e quel "taglio coraggioso" che sono indispensabili per ogni cultura, se vuole davvero incontrare Cristo, e che diventano per essa "maturazione e risanamento"

J. Ratzinger, Fede Verità Tolleranza. Il cristianesimo e le religioni del mondo, Cantagalli, Siena 2003.

L' esigenza della sintesi nella interculturalità non e' forse anche la lezione più importante che Tommaso ci ha lasciato e che permane valida anche oggi nel dialogo con le tradizioni religiose dell'Oriente, ma anche per la nuova mentalità creata dalla scienza e dalla tecnologia.
"Thomam aufer, mutus fiet Aristoteles" (rimuovi Tommaso e Aristotele resterà muto) così diceva Antonio Cittadini (aristotelico del Rinascimento, corrispondente di Pico della Mirandola). La sintesi di Tommaso, magari messa a serio confronto con Hegel, ci può aiutare a riproporre con rinnovato vigore la peculiarità della Rivelazione cristiana. Christum aufer, mutus fiet mundus. Ma forse si può anche dire: Thomam aufer, muta fiet Ecclasia in mundo.




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