Domani 3 giugno e' il decimo anniversario di Clotilde, a cui dedico il seguente inno tratto dalla letteratura sapienziale
LA PERFETTA PADRONA DI CASA
Una donna perfetta chi potrà trovarla? 
Ben superiore alle perle è il suo valore. 
In lei confida il cuore del marito 
e non verrà a mancargli il profitto. 
Essa gli dà felicità e non dispiacere 
per tutti i giorni della sua vita. 
Si procura lana e lino 
e li lavora volentieri con le mani. 
Ella è simile alle navi di un mercante, 
fa venire da lontano le provviste. 
Si alza quando ancora è notte 
e prepara il cibo alla sua famiglia 
e dà ordini alle sue domestiche. 
Pensa ad un campo e lo compra 
e con il frutto delle sue mani pianta una vigna. 
Si cinge con energia i fianchi 
e spiega la forza delle sue braccia. 
E' soddisfatta, perché il suo traffico va bene, 
neppure di notte si spegne la sua lucerna. 
Stende la sua mano alla conocchia 
e mena il fuso con le dita. 
Apre le sue mani al misero, 
stende la mano al povero. 
Non teme la neve per la sua famiglia, 
perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste. 
Si fa delle coperte, 
di lino e di porpora sono le sue vesti. 
Suo marito è stimato alle porte della città 
dove siede con gli anziani del paese. 
Confeziona tele di lino e le vende 
e fornisce cinture al mercante. 
Forza e decoro sono il suo vestito 
e se la ride dell'avvenire. 
Apre la bocca con saggezza 
e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà. 
Sorveglia l'andamento della casa; 
il pane che mangia non è frutto di pigrizia. 
I suoi figli sorgono a proclamarla beata 
e suo marito a farne l'elogio: 
«Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti, 
ma tu le hai superate tutte!». 
Fallace è la grazia e vana è la bellezza, 
ma la donna che teme Dio è da lodare. 
Datele del frutto delle sue mani 
e le sue stesse opere la lodino alle porte della città. 
(dal Libro dei Proverbi)
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